vattene!

che poi uno dice "fai le cose che ti fanno bene".
facile, senza dubbio.
facile a dirsi soprattutto.

ma io dovrei ricordarmi che le cose vanno fatte, non dette, e risparmiare i buoni consigli, dando piuttosto...

allora uscire andare a mare parlare vedere persone nuove cucinare ma anche prendermi cura di me leggere farmi un regalo mettere in ordine (che e' sempre un buon segno) dire di si' (ma non per forza) chiamare gli amici sorridere e andare in piscina e magari anche a correre tagliarmi i capelli mettermi lo smalto e comprare un nuovo rossetto.

e poi aggiungo, sulle ali di ryan, andarsene!
vai via per il we, cambia scenario...

vai in un posto dove non sei mai stato, e riempiti gli occhi di nuovo.
torna in un posto in cui hai bei ricordi, e riempiti il cuore, di nuovo.
vai in un posto in cui hai brutti ricordi, e fai spazio ai nuovi!!

esci dalla tua scatola, perche' fin quando ci resti chiuso dentro andrai a sbattere sempre la testa contro le stesse cose, e non vedrai le cose belle che ci sono fuori.
vattene a zonzo, con le scarpe sciolte, non puo' farti che bene.

allora ciao, eh!

LA SPIRALE

Ero una bambina quell'anno e la casa aveva un camino e un carrubo.
Io che ero cresciuta con le luci spente, non lo sapevo ancora.

Forse prima di allora c’era un odore dolce, solo in seguito ricordato (altro che madeleine…)

Quell’estate comunque ho scoperto un sacco di cose.
Ho scoperto quanto è dura la salita, sotto al sole.
E quanto guidare una macchina possa essere un’opera d’arte.

E poi un sacco di persone buffe, dai nomi originali, e lingue poco comprensibili.

La violenza di un abbraccio, l’irresistibilità di un invito.
L’ombrosa ombra, e i piccoli bamby.
Gli incompressibili capricci e le notti insonni.
La taglia giusta e l’elasticità.

E soprattutto, ho scoperto quel profumo che poi mi avrebbe accompagnato in molte altre estati, e che adesso, per forza di cose, fa parte della mia vita di tutti i giorni, e di tutte le sere...

Quella spirale verde e fragile, puzzona come poche cose al mondo, fumosa e inspiegabile, che pure fa la magia di allontanare le sanguinose bestie dalle mie gambe e braccia, e piedi: zampirone ti amo!!!

asparagi


Uuuuuuuna giornaaaaaaaaaata al mareeeeeee

taaaaaaaaaaaaaanto per non moriiiiiiiiiiiiiire

Una serata faticosa, seguita da una notte agitata, e infine una mattinata orrenda.
Metto il costume, prendo la crema, compro il giornale e vado a mare.

La strada con gli alberi e le cicale che coprono la musica.
Le case tutte rosse, come nel migliore dei miei sogni

E il rumore e vento e I profumi e la sabbia che si infila in posti inopportuni(davvero!).

Le cuffiette e il chinotto, poche chiacchiere e ancora troppi troppi pensieri.

Al ritorno sono più nuova e un po’ sporca, lenta e pigra, morbida e chiara.
Ancora spaventata, ancora confusa, ho fame di dolcezza con la panna.

candeline

Esprimi un desiderio, ti dici...
E per tanti anni, soffi fortissimo e cerchi nel cielo le stelle cadenti, e giacchè ci sei ne approfitti pure dei fuochi d’artificio.
Esprimi un desiderio che in fondo è sempre lo stesso, un po’ confuso e poco delineato.
I colori cambiano ogni volta, e ogni tanto cambiano I nomi e I volti.

Sempre, alla fine, lo stesso pensiero: come una bambina col tutù e il fiocco in testa, sorrido al futuro senza sapere come sarà.
E come una bambina, mi butto di testa, salto giù dal muro, volo dall’altalena, corro ad occhi chiusi...
Più spaventata che preoccupata, ma pure la paura la uso com benzina.

Diventare grandi, è una grande fatica.
Andare Avanti, portandoti appresso il passato, lo è ancora di più.

Ci sta un pensiero fisso, che mi rotola in testa, come una biglia in una scatola vuota, va suuuuuu e giuuuuuuu e fa rumore e a volte rimbalza, ma non va da nessuna parte.
Le orecchie sono troppo strette, per farla uscire fuori...

Sarà una palla di cristallo, ci sarà la neve dentro, o l’ultima porfezia?

un pezzo di me

stasera ho ritrovato un pezzo di me che non ricordavo (ma c'era...).
ubriaca, allegra, divertita.

senza nessuna ragione speciale, solo quel benessere, quel caldo che ti abbraccia quando stai nel posto giusto, con le persone giuste.

soddisfatta, stasera mi sono tolta un bel sassolino dalla scarpa....
tu mi ha maltrattato, e io ora ti sorrido e ti schifo, ma sono taaaaaaaaaaaaanto carina e gentile con te.
ma non tantissimo, non fino in fondo, non sinceramente.

e poi gli amici nuovi, e quelli "di sempre", vicini vicini.

giornata spettacolo, a chiudere un we tutto in bianco.

pro memoria di felicità: fai le cose che ti fanno bene!

e basta con candy candy, che in fondo era pure antipatica,
con questa aria da perfettina, sempre la prima della classe di bontà: che palle!

è così bello, così giusto, così sano essere cattivi.
persino così "buono", certe volte.

Nel tempo perso che perso non è, ho fatto gli errori di sempre ma anche certi nuovi (che belli!).
E ho riso cantanto (ballato?) baciato e abbracciato I miei amori passati e futuri.
E allora cosa c’è di perso?
Ho solo vissuto.

Certe volte non vedo, e molte altre non sento.
Però poi quando respiro sento tutto il profumo del pane e dei fiori e sono viva come non mai, come sempre…

qui ad atene noi facciamo così

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: è per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

quasi vero...


- Sei depressa! – mi dice senza neanche pensarci troppo.
- ma quale depressa! – gli rispondo io sfoderando il mio migliore accento da vaiassa.
- Sì che lo sei, riconosco i sintomi. Ti riempi la vita di impegni, e poi ti lamenti che sei stanca. Poi la volta che hai del tempo libero, ti lamenti che non hai niente da fare. Non lo sai neanche tu, quello che vuoi.
- ma cosa c’entra questo con la depressione? Questa, al massimo, è la descrizione di una rompiscatole. Allora dimmi che sono una rompiscatole!
- Anche quello, anche quello…
- Giallù, ma lo sai che mo mi hai stufato?
- Ma perché scusa? Tu sei la mia migliore amica, e gli amici servono a questo, o no?
- A rompere o cazz?
- Ma qua rompere o cazz! Uno ti dice quello che pensa, ti da un consiglio…
- Nunn’e voglio, sti cunzigl!!
- Ua, ma ‘o ssaie ca si antipatica?
- Azz mo song pure antipatica? So depressa, so rompiscatole, foss pure na cessa?
- Ah no, questo io non l’ho mai detto, e mai l’ho neppure pensato!
- E questo ci mancava…..

- Stai ncazzata con me, adesso?
- No, non sto incazzata
- E allora perché non parli?
- E non tengo niente da dirti!
- Vabbè…
- E se pure non ti andava bene....
- Lo vedi? Ti senti? Tu stai incazzata! Non accetti le critiche, questo è il tuo problema!
- Uh mamma mia! E io che pensavo che il mio problema fosse avere un amico scassacazz!!!